5. quarta tappa: LA VIA DEL FERRO

La «strada del ferro» - che qui incrociamo e che ancora oggi attraversa la zona industriale di Premana - percorre un tracciato utilizzato certamente fin dall’epoca romana: almeno ad allora, infatti, risale per certo lo sfruttamento di miniere in alta valle.
Il tragitto Lecco - Premana - Bocchetta di Trona risultò comunque
strategico per vari motivi in epoche diverse : oltre che per l’utilizzo delle risorse siderurgiche, anche per la comunicazione con la Valtellina, come collegamento privilegiato fra i Grigioni e Milano prima della realizzazione della via lungo il lago fra Lecco e Colico (XIX secolo).

Questa strada è conosciuta anche con l’appellativo “di Maria Teresa” 

tracciato teresiano presso il Gebio
Proprio l’illuminato governo dell’imperatrice asburgica promosse una prima sistemazione del tracciato antico - che ancora si intravvede attraverso questi rustici del Gebio - diminuendone la pendenza per facilitare il passaggio dei carri.


Nel 1915: l'Italia in guerra

All’indomani dello scoppio della Grande Guerra e in seguito 

infrastrutture militari della Grande Guerra
alla discesa in campo italiana contro l’Austria, la “strada del ferro” subì un nuovo intervento, per collegarsi con la cosiddetta “Linea Cadorna”, ovvero la seconda linea difensiva. In questa occasione si realizzò il bel ponte in località Giabi. 


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Il Gebio risulta oggi uno snodo singolare (D sulla mappa) per l’escursionista perché da qui si dipartono due direttrici interessanti: la prima (bollino viola), appunto seguendo la “via del ferro”, conduce fino alle sorgenti del Varrone e alla bocchetta di Trona ; la seconda (bollino giallo) risale il versante alla destra orografica e porta verso la val Fraina, le bocchette di Stavello e Colombana e i resti della Linea Cadorna .


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